Living

Il soggiorno è probabilmente l’ambiente nel quale trascorriamo più tempo.

Per iniziare a progettare il nostro living ideale, può essere d’aiuto porsi alcuni semplici quesiti.

Come vivo il mio soggiorno? Quanto tempo ci trascorriamo mediamente? Quali attività svolgo in salotto? È uno spazio che condivido con la famiglia? Ho spesso ospiti?

Ora, chiudi gli occhi e immagina quali emozioni vorresti suscitasse, in te e nei tuoi ospiti, questo ambiente.

Prenditi del tempo per immaginare minuziosamente il tuo soggiorno ideale.

Avere un’idea chiara fin dal principio, evita dubbi e ripensamenti che fanno perdere tempo e, in molti casi, anche soldi!

 

Flessibilità

Specialmente in questi ultimi tempi, abbiamo compreso a fondo l’importanza di avere nelle nostre case degli spazi flessibili, che all’occorrenza si adattano alle diverse attività che svolgiamo.

I nostri soggiorni, hanno assunto funzioni diverse, a volte inedite!

Palestra, ufficio, stanza dei giochi, dei compiti e tante altre.

Guardando la piantina della stanza, dividi lo spazio in base alle attività principali che vengono svolte.

Organizza quindi il tuo soggiorno in modo funzionale alle attività, cercando di mantenere un certo ordine.

A volte è sufficiente un tappeto, oppure un colore, per delimitare a livello visivo un determinato spazio.

Misure, proporzioni e flussi

Una volta chiarite le idee, si passa alla parte operativa: come arredare in base alla conformazione della stanza.

Un suggerimento banale ma spesso sottovalutato: la distanza tra i mobili può alterare sensibilmente la percezione delle spazio.

È essenziale proporzionare con cura gli arredi in base alla metratura, in modo da avere passaggi comodi ed evitare impedimenti.

Non è necessario riempire ogni metro quadrato. L’attenzione visiva del fruitore della stanza deve essere focalizzata su un solo punto (o al massimo due) e non disperdersi tra i tanti oggetti sparsi in ogni angolo.

Less is more

Un altro consiglio basilare è quello di liberarsi di ciò che è inutile o non si usa.

Mi capita spesso di vedere ambienti disordinati, senza alcuna connessione tra gli elementi.

Spesso si ha paura del vuoto e si tende a riempire senza una logica.

Per rendere gli ambienti equilibrati e confortevoli è essenziale progettare spazi vuoti.

Mai sottovalutare l’illuminazione

è fondamentale per il benessere all’interno della propria abitazione.

Anche in ottica di flessibilità, è consigliabile utilizzare diverse fonti di luce, adatte alle diverse attività che svolgiamo nella stanza.

Diretta, indiretta o diffusa?

Ognuna di queste tre tipologie crea una determinata atmosfera.

A volte si possono anche utilizzare contemporaneamente nello stesso ambiente.

Molti pensano che la lampada “giusta” possa fare la differenza, mentre invece è il tipo di luce a determinare la qualità dell’illuminazione.

Come ho scritto in altri articoli, il mio consiglio è sempre quello di utilizzare una luce calda (3.000 K), ma per avere un’illuminazione perfetta, bisogna considerare attentamente la resa cromatica.

 

Colore, carta da parati, o quadri?

Siamo giunti all’ardua scelta della palette cromatica! Premesso che la decisione è molto soggettiva, suggerisco di usare toni neutri e monocromatici e magari differenziare solo una parete, utilizzando un colore o una carta da parati diversi.

Solitamente si sceglie la parete di fondo, in modo che a livello visivo diventi un punto focale.

Se invece ami stampe o quadri, è importante trovare la giusta sintonia con gli arredi e le colorazioni scelte.

Alcuni tra i soggiorni più apprezzati che abbiamo progettato di recente, sono caratterizzati da quadri o stampe di notevoli dimensioni.

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